È questo il titolo del FoFu 2018 presso il Palazzo delle Arti di Fucecchio, ancora visitabile fino al 21 ottobre.
Un’altra associazione del territorio si fa grande e con una mostra delle foto dei clubbisti si interroga sulla fruizione dei materiali digitali su smartphone rispetto a quelli a stampa. A parte la collocazione di questi all’ultimo piano che vagheggia un’atmosfera da soffitta bohemien o da wunderkammer non c’è alcun contenzioso in corso. Da un lato le foto scorrono su telefono, piccolo formato, poca aderenza al dettaglio, sguardo rapido – da riprendere con calma magari in un secondo momento – per passare al QRcode successivo.
Dall’altro la carta, l’inchiostro, i supporti e l’invito reso esplicito a toccare, a sfilare le foto dai loro contenitori, i passaggi di mano in mano, i colori usciti dal plotter o dalla camera oscura, la necessità di guardare bene, ma bene davvero, perché la foto va lasciata lì per i prossimi occhi e le prossime mani.