Sabato 8 febbraio il Sole tramonta verso le 18,00; la Luna sorge intorno alle 16,30. Luna pressoché piena, con luminosità al 100%!
L’occasione è appropriata per una piacevole corsa sul monte Vitalba, per ammirare i riflessi d’argento fra gli alberi, i ruscelli, i monti circostanti verso cui, dal balcone naturale del Vitalba, lo sguardo si empie. Ma non mancheranno single track arditi in discesa e salita e un paio di guadi. Sulla vetta, possibilmente trovando riparo fra la bassa vegetazione dal vento le cui fredde dita spesso carezzano le cime pur basse, faremo una sosta per mangiare e bere. Sarà gradita una focaccia di farro in memoria dei Fornacalia, antiche feste romane che si celebravano appunto in questo periodo.
Il percorso che possibilmente seguirò io è il primo (tracciato blu sulla mappa): partenza da Castellina verso Sassi Bianchi, poi deviazione (non segnata sulle mappe) in direzione del parco eolico del monte Vitalba, guado del botro del Confine, salita al balcone del Vitalba e alla vetta (675m – è il monte piú alto delle Colline Pisane); poi discesa rovinosa su single track giú fino al torrente Sterza (che nasce appunto dal Vitalba), guado e lenta risalita verso Campo a Quaranta, da lí ancora su verso la Madia e di nuovo lungo Sassi Bianchi fino a tornare a Castellina.
Un percorso un po’ piú facile è il secondo (tracciato viola sulla mappa), che prevede la discesa dal monte Vitalba, dopo l’iniziale e comune single track, lungo la strada di servizio del parco eolico (chiusa alle automobili), e il ritorno a Castellina lungo la provinciale 48 di Monte Vaso, strada abbastanza tranquilla che attraversando i boschi fra una curva e l’altra raggiunge il paese. Una volta scesi insieme dalla vetta del Vitalba, confondersi sulla direzione da seguire è praticamente impossibile.
Infine, per chi non fosse pronto a correre (o corricchiare) fra boschi e torrenti, c’è la possibilità di seguire il terzo percorso (tracciato verde sulla mappa), ovvero arrivare con un automezzo all’ingresso della strada di servizio (coordinate gps: 43.421056:10.605465), poi salire sul monte Vitalba da lí, raggiungendo prima il balcone, poi -ripercorrendo i propri passi fino al bivio- la vetta; dopo il single track comune agli altri percorsi, si torna al punto di partenza dalla stessa strada di servizio.
Chi volesse partecipare è benvenuto/a, purché consapevole delle necessità e difficoltà di un trail autogestito.
Non c’è alcun tipo di organizzazione e supporto (l’associazione Nexus Arti e Didattica ospita l’evento sulle sue pagine ma a parte ciò non vi svolge alcun ruolo): autogestito significa appunto che ci si gestisce da sé!
Materiale obbligatorio: giacca a vento (sul Vitalba a volte il vento spira con molta forza, non per altro ci sono le pale eoliche), scarpe da trail running, lampada frontale (si corre interamente al buio, al piú alla luce della Luna, che tuttavia non penetra alcune zone fitte di alberi); acqua (nel punto di ritrovo c’è una fontana) e possibilmente altre bevande e cibarie di vario tipo (non ponete limiti alla fantasia).
Ma cosa significa obbligatorio in un’uscita autogestita dove le persone partecipano liberamente? Che secondo me senza questa scarna dotazione probabilmente non arriverete a destinazione, sicuramente non vi divertirete, forse non tornerete come e quando avete previsto.
Materiale consigliato: guanti, cappello o bandana, calzini (o simili) alti o pantaloni lunghi se temete di graffiarvi (nei sentieri i rovi non mancano, sebbene alcuni tratti li abbia parzialmente riaperti per l’occasione); telo termico; bastoncini; telefono (possibilmente con applicazione dedicata e mappe disponibili offline) con la batteria carica.
Per altre informazioni e per segnalare la vostra presenza scrivete all’indirizzo dell’associazione.
Le tracce
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Castellina - monte Vitalba - Campo a Quaranta e ritorno
Castellina - monte Vitalba - via di monte Vaso e ritorno
via di monte Vaso - monte Vitalba e ritorno
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Castellina - monte Vitalba - Campo a Quaranta e ritornoCastellina - monte Vitalba - via di monte Vaso e ritorno
via di monte Vaso - monte Vitalba e ritorno
Previsione Meteorologica a cura di LaMMa
Aggiornamento 10/2/2020
La luna distante e gli occhi rossi delle pale eoliche
Un piccolo gruppo di persone ardite si è infine riunito sul monte Vitalba! Trailer e camminatori sono giunti sul Balcone quasi nello stesso momento, provenendo gli uni dalla ripida ascensione nel bosco, gli altri dalla strada di servizio.
Da lí siamo scesi e risaliti sulla vicina vetta, dov’era prevista una sosta fra la bassa vegetazione; allora dagli zainetti sono fuoriusciti e cibi e bevande.
Nella foto sottostante, una delle focacce di farro preparate appositamente per l’occasione (dal forno “Tutto Pizza e niente arrosto” a San Miniato), reinterpretando l’antica ricetta romana, con farina integrale, lievito naturale di finocchio, acqua della fonte del monte Vitalba (raccolta in vetro in luna crescente), sale a grani grossi.
Dopo essere sceso dalla vetta, seguendo un pietroso single track, lungo la parete opposta, il gruppo si è nuovamente diviso per seguire i differenti percorsi; e chi correva si è inabissato verso il torrente Sterza, da guadare, per poi inerpicarsi nuovamente in direzione di Sassi Bianchi, alla luce d’argento, riflessa su ogni pietra e foglia, della Luna piena.