Con questo terzo percorso, concludiamo -per il momento- i trail autogestiti intorno a Castellina Marittima.
Raggiungeremo insieme un luogo isolato e caratteristico, il “Masso di Montalone“.
Attraverseremo sentieri e luoghi che chi ha partecipato alle due uscite precedenti già conosce, come la Madia e Campo a Quaranta. Poi precipiteremo verso Pantano lungo un sentiero nel bosco assai ripido e da lí, attraversando il torrente Sterza su un ponticino, inizieremo la lenta risalita in direzione del Masso. Ma un vero sentiero che giunga fino al Masso non c’è: dovremo inoltrarci nel bosco approfittando di un po’ di spazio fra gli alberi, evitare l’acquitrino che si frappone e cosí cercare la nostra via. L’ambiente secondo me è molto suggestivo. Al ritorno scenderemo su via di Monte Vaso, potremo dissetarci alla fonte che raccoglie le acque del monte Vitalba, poi salire e scendere i sentieri che ci condurranno nuovamente verso Castellina. Ci attendono almeno un paio di strappi in salita che metteranno le gambe alla prova. Chi si sentisse stanco potrà comunque proseguire verso il paese lungo la strada asfaltata.
I camminatori che scegliessero di partecipare potranno arrivare con un automezzo all’ingresso della strada di servizio del monte Vitalba (coordinate gps: 43.421056:10.605465), poi seguendo il percorso breve incroceranno i trailer che salgono da Pantano. Al masso si arriverà tutti insieme, anche perché è molto improbabile riuscire a correre dopo aver lasciato il sentiero.
Tempo addietro lessi che in uno di questi crepacci che caratterizzano il Masso di Montalone, qualcuno aveva nascosto un contenitore.
Vero? Falso? E cosa conterrebbe?
Nella mia precedente escursione solitaria lo cercai, ma senza successo. Poi quel giorno la luce del meriggio declinava e mi accinsi a tornare sui miei passi. Attraversando nuovamente il bosco udii un verso straziante, aspro e prolungato, certo di qualche animale, che mai avevo udito in precedenza né tuttora ho riascoltato. Scopriremo il secretum questa volta?
Chi volesse partecipare è benvenuto/a, purché consapevole delle necessità e difficoltà di un trail autogestito.
Non c’è alcun tipo di organizzazione e supporto (l’associazione Nexus Arti e Didattica ospita l’evento sulle sue pagine ma a parte ciò non vi svolge alcun ruolo): autogestito significa appunto che ci si gestisce da sé!
Materiale obbligatorio: giacca a vento impermeabile (forse pioverà -aggiornamento: le previsioni meteorologiche sono notevolmente migliorate dal punto di vista escursionistico, si attende una giornata dal clima mite; tuttavia nei giorni precedenti è prevista pioggia, quindi i sentieri in alcuni tratti saranno fangosi e scivolosi, quindi è di fondamentale importanza il punto seguente, ovvero…), scarpe da trail running; acqua (nel punto di ritrovo c’è una fontana) e cibo (al Masso faremo una sosta).
Ma cosa significa obbligatorio in un’uscita autogestita dove le persone partecipano liberamente? Che secondo me senza questa scarna dotazione probabilmente non arriverete a destinazione, probabilmente non vi divertirete, forse non tornerete come e quando avete previsto.
Materiale consigliato: guanti, cappello o bandana, calzini (o simili) alti o pantaloni lunghi se temete di graffiarvi (in alcuni sentieri i rovi non mancano, sebbene alcuni tratti li abbia parzialmente riaperti per l’occasione, e neanche le piccole zecche; da valutare anche un paio di calzini di ricambio, sui sentieri può esserci molta acqua); telo termico; bastoncini; fischietto e lampada frontale (utile per segnalazioni luminose); telefono (possibilmente con applicazione dedicata e mappe disponibili offline) con la batteria carica.
Poiché l’8 marzo si celebra ormai da anni (anche se, sembra, con dubbia efficacia) la Festa della Donna, e tradizionalmente si rende omaggio di un rametto di Acacia Dealbata, colloquialmente detta Mimosa, e non volendo contribuire allo spezzettamento della graziosa pianta dalle infiorescenze giallo-limone, offriamo per l’occasione quest’altra luminosa Mimosa.
Aggiornamento importante in seguito alla diffusione del virus Sars-cov2
Per il resto, basterà seguire qualche accortezza, come indicato dalle disposizioni governative inerenti, che qui riportiamo.
Dal Dpcm del 4 marzo 2020
ART. 1
Allo scopo di contrastare e contenere il diffondersi del virus COVID-19, sull’intero territorio nazionale si applicano le seguenti misure:
c) *omissis*
Lo sport di base e le attività motorie in genere, svolte all’aperto ovvero all’interno di palestre, piscine e centri sportivi di ogni tipo, sono ammessi esclusivamente a condizione che sia possibile consentire il rispetto della raccomandazione di cui all’allegato 1, lettera d.
Ovvero, misure igienico-sanitarie:
a) lavarsi spesso le mani;
b) evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute;
c) evitare abbracci e strette di mano;
d) mantenimento, nei contatti sociali, di una distanza interpersonale di almeno un metro;
e) igiene respiratoria (starnutire e/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie);
f) evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, in particolare durante l’attività sportiva;
g) non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani;
h) coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce;
i) non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico;
l) pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol;
m) usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o se si presta assistenza a persone malate.
Per altre informazioni e per segnalare la vostra presenza scrivete all’indirizzo dell’associazione.
Le tracce
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Castellina - Madia - Campo a Quaranta - Pantano - Masso di Montalone e ritorno
via di monte Vaso - Masso di Montalone e ritorno
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Castellina - Madia - Campo a Quaranta - Pantano - Masso di Montalone e ritornovia di monte Vaso - Masso di Montalone e ritorno
Previsione Meteorologica a cura di LaMMa
Aggiornamento 10-03-2020
Con qualche difficoltà, il Masso è stato ritrovato.
Inizialmente presi una direzione sbagliata, seguendo un accenno di sentiero, e il bosco provvide a sbarrare il cammino, chiudendosi sui viandanti.
Ma lentamente, con molte giravolte, la meta si avvicinava. Finché viene raggiunta.
Sembra che qualcuno abbia aperto un sentierino intorno al masso e fissato delle corde per arrampicarsi piú agevolmente.
Siamo in due e, mantenendo una certa distanza l’uno dall’altro, esploriamo le fenditure poi saliamo sulla cima.
Seduti fra gli arbusti, al riparo dal vento e inondati dal sole caldo, ci concediamo un breve pasto; per la prima volta senza condividere le vivande.
Il giorno successivo, 9 marzo, arriverà in tarda sera il decreto della presidenza del consiglio dei ministri che estende in tutta Italia le misure per il contenimento del Covid-19.
Per un po’ niente corse in compagnia. E c’è molto altro di cui occuparsi.
Ma portiamo dentro di noi il ricordo, le sensazioni, i pensieri aspri e incoscienti, buffi e dolci, di malinconia e speranza.
La natura dà e prende, indifferentemente, e oggi ci lascia il suo coraggio.