Venti anni fa, su impeto dell’amico attore Andrea Giuntini, che desiderava portare in scena Poeta en Nueva York di Federico Garcia Lorca, creai una sonorizzazione per i testi poetici di questo potente quanto surreale diario di viaggio, preparando alcuni suoni in studio e interagendo in musica con lui sul palco. Qualcuno potrebbe obiettare che a quei tempi non esisteva l’avatar MoNoKhi, ma qui si è ormai trasferita la mia coscienza sonica residuale, perciò…
Come sia, cosí scrivevamo in una locandina dello spettacolo per un teatrino nella capitale ↓
Nella primavera del ‘29, Federico Garcia Lorca, tormentato da una profonda delusione sentimentale, decide di partire per New York.
Quel viaggio diverrà la sua “stagione all’inferno”, assumendo egli d’un tratto la parte di accusatore di quel tremendo delitto tramutato in freddo cemento.La città senza aurora viene dipinta in una serie di poesie, intercalate da prose introduttive, scritte con attenta coscienza, ma insieme con furia cieca, vicina all’impeto quasi surrealista dei profeti biblici.
Nel centenario della nascita di Lorca il nostro ensemble ripercorre attraverso questo spettacolo il suo urto brutale con la realtà americana e newyorkese.
Attore e musicista riempiono la scena vuota con la sola forza della voce e della sua rielaborazione elettronica, fusa nei suoni di chitarre, sintetizzatori, percussioni.
Fra i diversi strumenti da cui mi dilettai a estrarre sonorità, mi piace ricordare il pionieristico guitar synth Roland GR500 (del 1977 -precedente all’introduzione del protocollo MIDI!- probabilmente l’acquisto piú sconsiderato nella mia carriera di musicista squattrinato, i cui suoni sono sempre stati parzialmente imprevedibili) e una piccola samsa.
In questi mesi dedicati alla pandemia di Covid-19, un virus che forse ricorderemo a lungo, alla mente è tornata come bisbigliando la voce lontana nel tempo, risonante in una specifica poesia della raccolta, che mi sembra quanto mai attuale, appunto: Luna e Panorama degli Insetti.
Procedendo come amo, ho recuperato le tracce originali (sepolte in una cantina digitale) di una registrazione in studio, con la voce di Andrea e alcuni suoni che avevo creato all’epoca, le ho ripulite, ho aggiunto tracce con effetti (notevolmente: riverbero, delay, pitch shifting), nuovi ma nello stile dell’antico progetto, e ho rimontato il tutto.
A voi l’ascolto.
↓ Andrea Giuntini & MoNoKhi - Luna e Panorama degli Insetti
da Poeta a New York di Federico Garcia Lorca, 2000 | 2020
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