Gran
Trail
Autogestito da
Santa
Luce a
Marina di
Cecina!
Edizione di primavera, la VII, di LuMaC (in precedenza PoMaC), il lungo percorso che, come il tortuoso fiume Cecina, dall’entroterra pisano (la partenza è prevista da Santa Luce) sfocia a Marina di Cecina. Si corre tranquillamente e -dove non è possibile correre- si cammina di buon passo.
Per questa occasione, una provvida deviazione nella parte iniziale del percorso conduce al suggestivo borgo abbandonato di Monteforte (o Monteforti), di cui già raccontammo sul canale Telegram dell’associazione, qui. Ciò comporta -rispetto allo scorso anno- un allungamento di qualche chilometro e una robusta salita in più.
Per chi ama gli ambienti naturali, di suggestioni ve ne sono molte:
⋅ sentieri larghi e stretti,
⋅ torrenti e fiumi,
⋅ boschi,
⋅ monti,
⋅ tratti cupi e selvaggi,
⋅ ampi panorami;
⋅ l’arrivo sul mare, nella pineta dei Tomboli a Marina di Cecina.
La lunghezza complessiva è circa 56 km, il dislivello positivo circa 1.610 m (il dislivello è calcolato sulla base della traccia, non misurato; probabilmente è superiore).
La data prevista è sabato 23 marzo (nel caso di condizioni meteorologiche avverse posticiperemo).
L’orario di partenza rimane da definire, sarà comunque la mattina presto.
Il percorso è diviso in tre segmenti ideali ↓
segmento | Km | D+ | D- | località |
acqua | |||
A | 13,0 | 520 | 420 | Santa Luce | − | Collemontanino | fontanella | |
B | 23,5 | 990 | 900 | Collemontanino | − | Castellina Marittima | fonte (un’altra fonte è ai piedi del monte Vitalba, a circa 2/3 del segmento) | |
C | 20,0 | 100 | 490 | Castellina Marittima | − | Marina di Cecina | fontanella |
È impegnativo e richiede adeguata preparazione.
Inoltre non c’è organizzazione a supporto.
Chi vi partecipa fa affidamento soltanto sulle proprie capacità fisiche e mentali e sui materiali che porta con sé.
È anche possibile che in qualche tratto i sentieri risultino difficilmente praticabili, oppure i guadi complessi, e che quindi occorra valutare sul momento opportune deviazioni.
Non sottovalutiamo le colline!
Organizzandosi con mezzi propri (o eventualmente pubblici), magari in modalità staffetta, si può valutare di percorrere soltanto un segmento: i punti di inizio e fine sono infatti facilmente raggiungibili.
Ma perché una corsa è inserita nella categoria della spiritualità?
Poiché è una corsa spirituale. L’unione dell’essere umano con l’ambiente naturale, la terra e le pietre, gli abitanti vegetali e animali e le essenze invisibili, è un’alta forma di spiritualità.
Si procede in tranquillità. Si respira.
Tutte le suggestioni per unirsi all’avventura (o tenersene alla larga) si trovano nei post precedenti;
eccone i link ↓
LuMaC VI | |
PoMac/LuMaC V | |
PoMac IV | |
PoMac III | PoMac III – il Racconto |
PoMac II | |
PoMac I | PoMac I – il Racconto |
Scarica la liberatoria e, dopo averla compilata (sono richieste ben poche informazioni) e firmata, reinviala all’indirizzo dell’associazione, eventualmente aggiungendo un altro contatto oltre l’e-mail.
Vàluta un’offerta, anche piccola, all’associazione: è una modalità importante per sostenere queste attività.
Se hai domande scrivi ai nostri contatti
o parlane, il giorno stesso dell’evento, con chi queste attività le immagina (e corre).