Il Link del Mese! anno 2017

Alcuni articoli e post trovati sul web, in linea con i temi dell’associazione e del sito, o comunque ritenuti interessanti.
Dopo averli letti (si spera…) li elenchiamo qui.

Dal blog di Cliqz un articolo che mette in guardia nei confronti di vari dispositivi ‘spioni’ nel futuribile mondo della Internet of Things, ovvero dispostivi sempre connessi e dialoganti fra loro e soprattutto con le aziende che profilano l’utente.
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McAfee -nota azienda statunitense di sicurezza informatica- stila un rapporto sulle prossime minacce informatiche; 5 sono i punti che vengono posti in evidenza: l’uso criminale di algoritmi di intelligenza artificiale, l’evoluzione del ransomware, l’aumento della superficie d’attacco derivante da applicazione serverless, l’IoT pervasiva, il controllo della vita digitale di utenti sempre più giovani.
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L’Amministrazione pubblica di Monaco di Baviera aveva operato la transizione verso Limux (una derivata di Ubuntu) come sistema operativo per i propri computer. Purtroppo ora sceglie di tornare indietro: ripristinare Windows. I costi saranno ingenti, il futuro meno libero.
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Tsipras offre sussidi dai proventi della sovrattassazione. Ovvero, dopo un durissimo periodo di riforme economiche il governo greco ha ora a disposizione 1,4 miliardi di euro che saranno destinati a misure di sostegno per i ceti più poveri. La misura andrà a buon fine?
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Sophia è un robot antropomorfo (il cui volto richiama le fattezze di Audrey Hepburn) prodotto dalla Hanson Robotics; nella sua ultima versione è stata recentemente ospite al Web Summit di Lisbona. Fra i tanti, riportiamo l’articolo di CNBC che la presenta.
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Un articolo che espone chiaramente i termini, anche giuridici, della violenza sessuale, demistificando l’assunto secondo cui la vittima sarebbe almeno in parte ‘complice’ della persona che ne abusa.
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Il Consorzio Internazionale dei Giornalisti Investigativi (ICIJ) rilascia oggi ‘The Paradise Papers’, un’inchiesta globale ricavata dai file ottenuti dal quotidiano tedesco Süddeutsche Zeitung. I Paradise Papers rivelano interessi e attività offshore di più di 120 politici e leader mondiali. I file trapelati da Appleby, l’impresa legale offshore, includono dettagli sulla pianificazione fiscale di quasi 100 multinazionali.
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Un subdolo baco è stato scoperto in Tor Browser, una versione modificata del browser web Firefox (ESR) che permette una navigazione effettivamente anonima. Il ricercatore italiano che ha individuato il problema ne ha dato prontamente comunicazione al Tor Project; la falla è stata tamponata in un paio di giorni. Fra i vari articoli che ne danno notizia, questo che riportiamo è abbastanza centrato.
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La redazione del Sunday Mirror viene contattata da una persona che aveva trovato una chiavetta USB lungo la strada. Si scopre così che l’archivio contiene dati particolarmente delicati: una documentazione dettagliata delle misure e procedure di sicurezza dell’aeroporto londinese di Heathrow! Chi ha copiato i dati e perché? E perché la chiavetta non disponeva di misure di protezione?
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Uno studio a cura di Paul G. Allen School of Computer Science & Engineering dell’Università di Washington dimostra come attraverso la profilazione legata alla pubblicità sia possibile tracciare e controllare un singolo individuo o un gruppo di persone. Un sistema a disposizione di chiunque, realizzabile con un investimento assai moderato.
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Julia Reda, parlamentare europea del Partito Pirata, espone un preoccupante progetto di censura del web da parte dei governi di Francia, Spagna, Portogalllo. Tutti i fornitori di contenuti sarebbero costretti ad applicare filtri automatici di “censura preventiva”, la cui efficacia è tutta da dimostrare. Una forma estrema di tutela di produzioni coperte da copyright che finirebbe per imbavagliare la libertà d’espressione sul web.